LETTERA – LUGLIO 2015

siatedononelmondoLETTERA LUGLIO

   Cari amici,

nello scrivere questa prima lettera provo sensazioni contrastanti: preoccupazione mista a orgoglio e soddisfazione. E’ una grande responsabilità rivolgermi a tutti voi con questi appuntamenti mensili, ma il piacere di parlare di qualcosa che sento mio e a cui io stesso appartengo è talmente forte che supera il timore di commettere qualche errore.

Si è spenta da poco l’eco delle consegne ed è già l’ora di ripartire. Desidero, innanzitutto, esprimere tutta la mia riconoscenza all’amico Marco per la grande sensibilità e professionalità con le quali ha condotto il Distretto.

   Voglio anche ringraziare tutti i partecipanti all’Assemblea di Ortona, veramente tanti: oltre le previsioni più rosee. Una presenza così numerosa mi ha fornito stimoli importanti per il mio mandato. Sono sicuro che noi “ Wordl Class 2015 – 2016” rimarremo sempre coesi e capaci di esprimere il meglio dei valori rotariani votati all’impegno e all’azione verso il prossimo.

   E’, quindi, iniziato un nuovo anno rotariano ispirato al motto del P.I. Ravindran “Siate dono nel mondo”. Ciascuno di noi è chiamato ad un grande impegno, che dobbiamo onorare nel migliore dei modi per rispetto ai principi in cui tutti ci riconosciamo.

Afferma Ravindran: “ Tutti noi abbiamo ricevuto molti doni dalla vita e adesso dobbiamo usare tutti i nostri talenti, conoscenze, capacità e sforzi, per diventare dono nel mondo. Dobbiamo donare la nostra fiducia, dedizione, impegno e compassione per essere noi stessi doni nel mondo”. E’ d’obbligo, perciò, trasformare il nostro potenziale in realtà per migliorare la vita degli altri.

   Tutti i mandati del Rotary durano un anno, non un giorno in più, e in questo anno ciascuno di noi deve dare il meglio di se stesso affinché si possano raggiungere tutti gli obiettivi che il Rotary ci indica. Uno di questi è l’eradicazione della polio e a tal proposito Ravindran ha dichiarato: “Un futuro che abbiamo promesso ai bambini del mondo. E manterremo la nostra promessa”. Oggi la polio è endemica solo in tre paesi: Afganistan, Nigeria e Pakistan e nel 2014 sono stati riportati solo 333 casi. Noi crediamo nelle parole di Ravi e ribadiamo con lui: “Continueremo la lotta e vinceremo”.

   Certo per vincere le sfide bisogna essere in tanti e aumentare l’effettivo. Per riuscirci secondo Ravindran: “Dobbiamo ripartire dai valori di base della nostra organizzazione: l’enfasi sugli alti valori etici in tutti gli aspetti della nostra vita e il sistema delle classificazioni che incoraggia la diversità delle competenze in ogni Club. Troppo spesso queste idee vengono viste come ostacoli inconvenienti per l’aumento dell’effettivo mentre, sono state essenziali per il successo del Rotary e non possiamo rischiare di ignorarle”. Tutto questo non è facile, ma riposizionando la nostra immagine, che ha perso la sua rilevanza in molte parti del mondo, il Rotary può continuare a crescere ed attrarre nuovi soci, incoraggiando a una maggiore partecipazione quelli attuali. Affinché questo avvenga bisogna cambiare il nostro modo di pensare al Rotary ed uscire da quel bozzolo che ci protegge e gratifica. Bisogna portare dentro i giovani, specialmente rotaractiani, con energie idonee e conseguire obiettivi nuovi ed elevati per servire le comunità locali e internazionali, ma come Ravindran ha ribadito, anche i giovani pensionati, detentori di elevate professionalità, possono essere ancora utili al Rotary se hanno voglia di partecipare e impegnarsi seriamente.

   Non dimentichiamo, però, i coniugi dei rotariani. Il Rotary conta molto su di loro, essi devono avere un ruolo attivo e propositivo, devono partecipare alla vita del Club affinché i soci stessi siano più presenti e più interessati alle manifestazioni, agli eventi, ai progetti. I coniugi coinvolti nella vita del Club sono, infatti, un importante collante all’interno dell’associazione. Tutto in vera amicizia, dimenticando le discordie, le incomprensioni, i dissapori perché lo scopo fondamentale del Rotary è quello di promuovere e sviluppare relazioni amichevoli per i propri adepti, per renderli meglio atti a sentire l’interesse generale. Bisogna , quindi, abbattere tutte le barriere fra soci, Club, città, regioni e lavorare con entusiasmo travolgente e con l’orgoglio di appartenere ad una associazione che vuole essere “Dono nel mondo”. Ogni comportamento che tende al deterioramento dei rapporti interni dovrà essere adeguatamente contrastato e, per la cura della serenità ambientale, ogni presidente dovrà farsi carico di prevenire, rilevare e eliminare ogni motivo di disaccordo. Tutto questo nel rispetto delle regole “ scritte” e “non scritte” che devono essere parte del nostro modo di essere rotariani cosicché i rapporti all’interno e all’esterno del Club migliorino.

   I Club Rotary devono distinguersi per le qualità umane dei loro componenti, per l’attrattiva delle loro proposte e per l’offerta di un gradevole ambiente caratterizzato da calda e schietta affabilità. In una società come quella odierna, ove si assiste ogni giorno al dilagare di atteggiamenti lassisti e scorretti, una dimostrazione di stile rotariano che è quello della serietà, della puntualità, del rispetto degli impegni presi e di grande responsabilità, non può che essere salutato da tutti con grande approvazione e favore creando intorno al Rotary un alone di sana e buona reputazione.

DG D2090 a.r. 2015-2016                                                                                                                     

Sergio Basti