Tutela e gestione delle risorse idriche: convegno all’Università dell’Aquila
Importante convegno domani giovedì 27 marzo alle ore 9 presso la sede di Economia dell’università dell’ Aquila in via Mezzanotte, 2. Si parlerà della “Tutela e gestione delle risorse idriche”
L’evento, organizzato su proposta del Rotary club L’Aquila in collaborazione con l’università e l’altro club Rotary, sarà coordinato dal prof. Fabrizio Marinelli, avvocato, docente del nostro ateneo e presidente della commissione cultura del Rotary club L’Aquila.
Il convegno intende approfondire, in un momento storico particolarmente complesso, le complicate tematiche che ruotano attorno al tema della tutela e della gestione delle risorse idriche.
L’iniziativa rientra nell’ambito dei lavori del “Centro studi sulle proprietà collettive e la cultura del giurista Guido Cervati” del DIIE, nonchè tra leu attività di dottorato del curriculum giuridico del DIIIE. Per la partecipazione al convegno, l’ordine degli avvocati dell’Aquila assegnerà 3 crediti formativi.
Nell’ambito della rassegna “Marzo in rosa” il Rotary Club L’Aquila ha organizzato per il 19 marzo presso il Palazzetto dei nobili alle ore 17:00 una riflessione su “Spiritualità e cultura educativa nell’ 800 aquilano: Maria Ferrari e Barbara Micarelli”.
Dopo i saluti dell’assessore comunale alle pari opportunità, Avv. Ersilia Lancia e della presidente del Rotary, dott. Nicoletta Proietti, il Prof. Fabrizio Marinelli ripercorrerà le opere di due grandi donne ed educatrici che hanno segnato la storia della nostra città. Avvocato, professore universitario e storico, Fabrizio Marinelli (L’Aquila, 1952) si è laureato in giurisprudenza a ventidue anni presso l’Università di Roma “La Sapienza” e quindi si è iscritto all’albo degli avvocati dell’Aquila, divenendo patrocinante in cassazione.
Contemporaneamente Marinelli è divenuto ricercatore presso l’Università di Roma “La Sapienza”, quindi è stato chiamato prima come professore associato e poi come professore ordinario dall’Università degli studi dell’Aquila. E’ stato, per otto anni, prorettore di tale Ateneo. Si è occupato prevalentemente, sia nella sua attività professionale, sia nella sua attività accademica, di usi civici, di cui è uno dei principali studiosi italiani, di storia delle codificazioni, di diritti reali e dei contratti d’appalto, d’opera e di prestazione professionale. Dal 1996 al 2002 è stato vice presidente della Finanziaria regionale abruzzese. Dal 1999 al 2002 è stato Presidente di Recis, società di diritto belga con sede a Bruxelles incaricata di gestire gli uffici delle Regioni dell’Italia centrale presso l’Unione europea. Tra il 2015 ed il 2016 è stato amministratore delegato di Sviluppo Italia Abruzzo, società partecipata dalla Regione Abruzzo per lo sviluppo dell’economia locale, e dal 2019 al 2020 è stato Presidente dell’Accademia di belle arti dell’Aquila. E’ socio ordinario dell’istituto nazionale di urbanistica. Dal 1991 ad oggi è giudice tributario nella Commissione tributaria regionale e centrale. Dal 2020 è Presidente della Deputazione di storia patria negli Abruzzi di cui è stato Socio dal 1976, deputato dal 2011 e tesoriere dal 2011 al 2017. Consigliere di amministrazione della Fondazione Cassa di risparmio della provincia dell’Aquila sino al 2019, quindi Presidente dell’Assemblea dei soci. Numerosissime le sue pubblicazioni in tema giuridico e storico.
Come detto, Marinelli, attraverso le figure di Maria Ferrari e Barbara Micarelli ripercorrerà la storia culturale e didattica dell’Aquila.
Maria Ferrari nacque il 29 marzo 1824 a L’Aquila, ultima dei 12 figli dell’ingegnere Sabatino Ferrari e di Luisa Rotilio molto nota per la sua dedizione ai poveri. Questa dedizione divenne sin dall’adolescenza la prima preoccupazione anche di Maria; crebbe vigorosa nello spirito, pia, casta e generosa, anche la sofferenza entrò nella sua giovane vita a rafforzare la sua ricca personalità. Aveva sui 15 anni quando le morì la sorella Marianna e poco dopo nel 1839 le morì anche il padre; essendo la più piccola della numerosa famiglia, volle rimanere vicino alla madre per aiutarla nell’amministrazione del ricco patrimonio familiare. Nel 1840 ebbe la grande consolazione di vedere il fratello Luigi ordinato sacerdote, ma che purtroppo morì dopo solo sette anni di ministero. Senza abbattersi per questi lutti, Maria rafforzò la sua fede e l’operosa carità e nel 1856 fu benefattrice dell’asilo per le fanciulle abbandonate, aperto a L’Aquila dalle Suore Stimmatine. Il vescovo della città mons. Luigi Filippi divenne il suo consigliere e direttore spirituale. In quel periodo storico di grandi trasformazioni politiche e di eventi bellici, i Borboni sovrani del Regno delle Due Sicilie, che comprendeva anche l’Abruzzo, nel 1860 decaddero e subentrarono a L’Aquila i soldati di Giuseppe Garibaldi; il vescovo Filippi dovette fuggire in esilio durato fino al 1866. Con i Sabaudi iniziò un processo di laicizzazione dei territori occupati, che portò nel 1863 nella sola città de L’Aquila alla soppressione di ben 75 case religiose, provocando lo sbando e il disagio di migliaia di assistiti rimasti abbandonati Maria Ferrari moltiplicò la sua beneficenza e il vescovo, rientrato in sede, le affidò la protezione delle fanciulle povere raccolte nell’ospizio di S. Anna. Maria accettò e riacquistò l’immobile a suo tempo sequestrato dagli anticlericali, restaurandolo per accogliere degnamente i poveri. Aveva 47 anni quando nel 1871 le morì la mamma, ed era giunto così il momento di seguire la sua vocazione alla vita religiosa. Con l’accordo dei fratelli, ottenne come eredità della madre uno spazioso caseggiato in Via dei Muraccioli alla periferia della città, dotato anche di una cappella dedicata al Sacro Cuore di Gesù aperta al pubblico. In questa casa costituì il primo gruppo di compagne chiamate ‘Pie Dame del Sacro Cuore’, che facevano vita e preghiera in comune, dedicandosi a servire i più bisognosi e come motivo propulsore della loro attività, il culto del Sacro Cuore di Gesù. Il 15 maggio 1875, Maria Ferrari si recò in udienza dal papa Pio IX e chiese per sé e per la nuova Comunità una speciale benedizione. Nel 1880 ottenne dall’arcivescovo Luigi Filippi, il permesso di custodire il SS. Sacramento nella Cappella annessa alla sua casa e subito stabilì la pratica ideata da s. Margherita Maria Alacoque, dell’Ora Santa di Riparazione al Cuore di Gesù con l’adorazione Eucaristica. Il 30 giugno 1887 istituì a L’Aquila l’associazione eucaristica delle Guardie d’Onore; con l’accordo del nuovo vescovo mons. Vicentini, Maria Ferrari comunicò per lettera a tutte le famiglie de L’Aquila la loro intenzione di dedicarsi all’assistenza a domicilio degli infermi, scrivendo per questo anche un “Regolamento per quelle che vanno ad assistere i malati a domicilio”.
Intanto le vocazioni aumentarono e il gruppo prese il nome di “Suore Zelatrici del Sacro Cuore di Gesù”, definendo il loro apostolato nell’insegnamento della dottrina cristiana ai piccoli e grandi, assistenza agli ammalati a domicilio, lavoro per le chiese povere di arredi sacri; inoltre nel 1893 la stessa fondatrice, prese ad ospitare nella propria casa donne anziane e malate, per assicurare loro un’assistenza costante. Consumata dalla continua attività, dopo tre giorni di malattia si spense l’11 febbraio 1896. Il 15 marzo 1997 la Congregazione per le Cause dei Santi, concesse il nulla osta per l’apertura del processo diocesano per la causa di beatificazione. (Autore: Antonio Borrelli)
Barbara Micarelli nasce a Sulmona da Bernardino Micarelli e Celestina Santini; penultima di sette figli. È battezzata nello stesso giorno, nella cattedrale “San Panfilo” di Sulmona. Sempre in questa cattedrale l’8 luglio 1857 le viene amministrato il Sacramento della Confermazione da Mons. Giovanni Sabatino, Vescovo di Valva e Sulmona. Nel 1857 la sua famiglia si trasferisce a L’Aquila, città natale dei genitori. In questa città il 4 ottobre 1858 Barbara riceve la prima Comunione nel Convitto S. Paolo, dall’Arc. Mons. Luigi Filippi. È una giovane ragazza quando una grave malattia bussa alla sua porta, ma viene miracolosamente guarita per intercessione di San Giuseppe, come lei stessa racconta: “Sui venti anni caddi gravemente malata. Sul punto di morire fui miracolosamente guarita dal glorioso San Giuseppe, mio specialissimo protettore. Con la guarigione ebbi la visione chiara e precisa di quel che dovevo fare negli anni di vita che il Signore misericordiosamente mi concedeva ancora: Consacrarmi al bene dei miseri, degli orfani, degli abbandonati, e per giunta divenire madre spirituale di anime col creare un Istituto di Suore che con me lavorassero nella Chiesa di Dio.” “Da quel momento che piacque al Signore negli scherzi della sua alta sapienza scegliere me, vilissimo ed inutile strumento mettermi all’opera di questa istituzione, ebbi la potente ispirazione che dal solo Padre san Francesco dovevo io ricevere lume, guida e sostegno. In quel momento mi sentii dal Padre san Giuseppe perfettamente rilasciata al Poverello d’Assisi.”
In queste poche e precise parole, Barbara delinea chiaramente la sua vocazione: vivere con le sue figlie la carità nella Chiesa, secondo la spiritualità francescana, seguendo le orme del Padre san Francesco, ispirandosi al mistero di Betlemme. “Meno che un nulla per cominciare”, così sr Maria Giuseppa descrive i suoi primi passi a L’Aquila e poi, anno dopo anno, altre donne si uniscono al suo cammino dando così origine all’Istituto delle Terziarie Francescane di Gesù Bambino. Si forma una fraternità di sorelle convocate dal disegno provvidente del Padre che le vuole come segno tra gli uomini di quell’Amore che ha scelto la piccolezza e la fragilità di un bambino per raggiungere ogni creatura. Da Barbara a suor Maria Giuseppa.
É l’inverno 1879, il freddo è rigido e le condizioni di salute di Barbara non sono delle migliori. P. Bernardino consiglia alla sua figlia spirituale di rimandare il giorno della sua vestizione per attendere un clima più mite… Barbara non può aspettare: “Sia oggi la primavera fortunata e mi permetta condurmi costà. Quel Dio di domani è anche adesso. Iddio è la mia primavera, la mia vita e salute. Compiere la sua volontà è l’unico mio respiro.” Così nel Natale 1879 riceve l’abito dello stesso padre Bernardino da Portogruaro, Ministro generale dei Frati Minori nella Cappella delle Suore della Compassione in Roma, prendendo il nome di suor Maria Giuseppa di Gesù Bambino e dando così origine all’Istituto delle Terziarie Francescane di Gesù Bambino. “Essere tutte del nato bambino di Betlemme”, in una lettera alle sorelle ripete questo invito e mostra che le radici del suo cuore e del suo “Sì” affondano nel mistero di umiltà e carità del Natale. Tutta la sua cura è rivolta ai poveri, i piccoli, coloro che vivono ai margini, gli orfani, i malati. La piccola fraternità incarna l’ideale evangelico di sr. Maria Giuseppa in uno stile di vita povero, semplice, gioioso che riporta agli inizi del francescanesimo. D’altronde il desiderio della Madre da subito è quello di “essere francescana dell’osservanza”.
L’8 marzo non è solo una celebrazione, ma un’occasione di riflessione sulle conquiste e le sfide ancora aperte per i diritti delle donne. Il Rotary Club L’Aquila, insieme al Liceo Musicale Cotugno e all’Istituto Amedeo d’Aosta, ha proposto una mattinata speciale con musica, parole e interventi sul valore del rispetto e della gentilezza, fondamentali per costruire relazioni sane e consapevoli. •La manifestazione di quest’anno, coordinata dal prof. Massimo Casacchia si è intitolata “Incontro Musica, gentilezza e diritti delle donne” e si è tenuta ovviamente l’ 8 marzo presso l’auditorium del Liceo Musicale in via Ficara.
I Club Service aquilani Lions, Rotary L’Aquila, Rotary Gran Sasso d’Italia, Soroptimist, Kiwanis e Panathlon hanno partecipato all’iniziativa “Io adotto un campione”, un progetto finalizzato a sovvenzionare la partecipazione degli atleti aquilani Christian Dervishi e Agnese Rocchi (specialità Sci nordico) agli Special Olympics World Winter Games di Torino 2025 che ha poi trionfato durante la gara.
Agnese e Christian
In seguito si è tenuta una serata di emozioni e inclusione al loro rientro in città assieme con i rappresentanti di sei service club aquilani. Abbiamo rivissuto insieme alcuni momenti dei Mondiali con video e interviste ai nostri atleti e ai loro genitori. I ragazzi non hanno ricevuto solo sostegno, ma con la loro testimonianza hanno donato qualcosa di prezioso a ciascuno di noi: tenacia, determinazione e fairplay ed un certificato di donazione!
Abbiamo festeggiato il 23 febbraio durante una conviviale i 120 anni del Rotary International.
Siamo giunti al 120 anno dove, a modo nostro, ne abbiamo voluto rafforzare i valori, a due passi dalle nostre montagne.La presidente Nicoletta Proietti consegna il Paul Harris Fellow alla past president Rosa Persia e spilletta il nuovo socio Pasquale Minunni, il tutto tra soci e amici e l’immancabile torta!
Nuovo ingresso socioPaul Harris assegnato alla Past President Rosa Persia
Il Rotary Club L’Aquila, a conferma delle iniziative già avviate lo scorso anno, intende proseguire con l’assegnazione di una borsa di studio in memoria del Past President architetto Ruggero Ruggeri (L’Aquila 22/04/1942-14/07/2018).
2024 – 2029 PER CINQUE ANNI IL ROTARY L’AQUILA SARA’ AL FIANCO DEGLI STUDENTI PIU’ TALENTUOSI iscritti a un corso di laurea in Architettura o Ingegneria Edile Architettura.
Il presente bando è rivolto a studenti meritevoli, residenti nella città dell’Aquila e provincia che abbiano dimostrato un forte impegno e talento nel campo dell’architettura, conseguendo ottimi risultati accademici.
L’intento del presente bando è quello di sostenere il talento di un/a giovane studente/essa, al fine di onorare la memoria di un valente architetto aquilano, le cui doti professionali non furono disgiunte da alti valori etici.
La borsa di studio, che ammonta complessivamente a 25.000 dollari, è sostenuta da un caro amico dell’architetto Ruggeri, l’imprenditore Carlo Ruggeri, profondamente legato alle sue radici e alla città dell’Aquila, che così esprime l’affettuoso ricordo del professionista: <<è mia intenzione rendere omaggio alla memoria dell’Arch. Ruggero Ruggeri, il cui talento nell’architettura si distingueva per il gusto particolarmente raffinato della forma. Un talento nella professione che esprimeva e rifletteva in maniera inconfondibile la natura gentile, delicata e indimenticabile della sua persona». La borsa di studio, pari a 5.000 dollari l’anno, viene conferita e diffusa per la seconda annualità con una nuova edizione del bando stesso. Ai successivi bandi non potrà partecipare il vincitore delle passate edizioni. Il vincitore di ogni edizione sarà libero di utilizzare l’importo nella maniera che riterrà più opportuna.
LEGGI IL REGOLAMENTO COMPLETO NEL BANDO ED INVIACI LA TUA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE.
SCADENZA TERMINI DI PARTECIPAZIONE 24 MARZO 2025 Il/la vincitore/trice della borsa di studio sarà proclamato entro il 15 maggio 2025
Il Rotary club L’Aquila anche quest’anno è impegnato con i suoi soci per sostenere il Banco Farmaceutico che compie 25 anni e le Giornate di Raccolta del Farmaco (GRF) che si svolgeranno fino a lunedì 10 febbraio 2025.
La Presidente Nicoletta Proietti e la Presidente della Commissione Pari Opportunità Ada D’Alessandro
Durante la settimana, sarà possibile andare nelle farmacie che aderiscono e donare un medicinale per chi ha bisogno. Noi saremo presenti presso la FARMACIA ROMANELLI.
Quest’anno, più di 463.000 persone si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria, e 102.000 di queste erano minori. Serve davvero un moto di gratuità collettivo, perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi.
Presidente incoming Roberto Maccarrone ed il Comunicatore Giorgio ParavanoLa past president dott.ssa Marisa D’Andrea con il dott. Federico Bruno
Il Rotary Club L’Aquila si impegna, per quanto di competenza, a donare alla Fondazione Rotary almeno 75 dollari per singolo Socio attivo entro il marzo 2025.
Questo anno su approvazione del consiglio direttivo abbiamo versato al fondo annuale, i « famosi» 100 dollari (100 euro) pro capite, entro gennaio, condizione consigliata dal Rotary International
La cosa positiva è che più i club del distretto verseranno più ci sarà una maggiore ricaduta in termini di disponibilità economica nei prossimi anni per i progetti in sovvenzione