AMATRICE: la nostra visita nella comunità dolente

Il 29 agosto alle 14 con la macchina del Soccorso Alpino e Speleologico, insieme al professor Carlo Fonzi, e Marco D’Angelo e con altri opera14196032_511274752415560_1739728159024542671_otori specializzati siamo partiti alla volta di Amatrice. Siamo arrivati senza particolari problemi al centro operativo del paese distrutto.

Abbiamo rivisto molte scene già vissute dopo il terremoto dell’Aquila e soprattutto molte case collassate, schiacciate totalmente dal peso di tetti di cemento. Le case distrutte dal sisma erano diventate delle piccole montagne di cemento, di pietra e di sabbia, impenetrabili all’interno se non con il coraggio e l’esperienza del personale speleologico. Abbiamo incontrato alcune persone che ci sono state presentate che, con occhi attoniti, elencavano in modo inespressivo tutti i parenti e amici perduti in pochi secondi.

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La visita, come programmato nella riunione del 25 agosto us, era finalizzata ad incontrare il Consigliere con delega al Sociale del Comune di Amatrice, Mara Buzzone, che gentilmente ci ha concesso un po’ del suo tempo per affrontare il tema degli aiuti alla sua comunità. Abbiamo poi consegnato il gagliardetto del nostro Rotary, con il proposito personale di inviare le nostre proposte al Sindaco Pirozzi.
La seconda missione è stata quella di incontrare un giovane che vive da solo in una tendopoli, estratto vivo dalle macerie dell’abitazione di famiglia ad Amatrice, che ha perso in una manciata di secondi i genitori e la fidanzata morti nel crollo.

Desidero ringraziare con grande calore Marco D’Angelo e gli operatori che ci hanno accompagnato in un viaggio intenso, che ci ha permesso anche di conoscere le stesse persone che ci hanno accompagnato cogliendone aspetti di eccezionale sensibilità e di volontariato autentico.

Oggi i funerali di stato.

Massimo Casacchia

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